La nuova legge recupero crediti riguarda principalmente l’art. 50 del T.U.B. che rettifica l’art 633. del cod. proc. Civile.
L’argomento è il decreto ingiuntivo. L’intento è quello di renderlo più immediato, ma questo non esclude le spese e la perdita del cliente.
Infatti, chiunque si veda notificare un decreto ingiuntivo, per prima cosa, non vorrà più servirsi dall’azienda che, ai suoi occhi, sembra aver tradito la fiducia, non credendo alla promessa di pagamento.
Tanti dicono che la strada del decreto ingiuntivo sia parallela a quella della richiesta di un pagamento in via amichevole tra cliente e fornitore. Personalmente, la vedo in modo diverso.
Qualunque cliente senta una macchinazione, della serie, “mi viene notificato un decreto ingiuntivo e subito dopo ricevo una telefonata per trattare al fine di evitarne l’esecuzione”, necessariamente perderà la stima del suo fornitore.
Creare una relazione richiede soldi, sudore, servizio e tanto tempo, ma per trasformarla in una relazione di valore ci vuole anche tanta testa e soprattutto cuore!
Nuova legge recupero crediti
Secondo la nuova legge del recupero crediti ci vuole anche una negoziazione assistita per la richiesta di somme entro 50.000 €. Ma tutto questo forse è possibile evitarlo.
Per il bene tuo e del tuo cliente, che deve rimanere tale, al posto di sentirsi classificare come debitore insolvente.
Comunicando con lui/lei in modo etico e WIN/WIN, potresti riportare la relazione a brillare di sincerità fino a vederti restituire la somma che ti deve con apprezzabile velocità e semplicità!
Molto spesso vedo scrivere lettere in legalese che allontanano il cliente facendogli spegnere il cuore e accendere il pensiero vendicativo nei confronti di chi gli scrive così.
A cominciare dall’oggetto della lettera di recupero crediti, non c’è ascolto o empatia, ma rigida formalità che porta solo a raggiungere posizioni distanti e a volte anche diametralmente opposte.
Primo sollecito secondo la nuova legge recupero crediti
Lo trovi qui di seguito. Ma dopo averlo letto, la domanda è: “possiamo scriverlo in modo diverso?”
“Gentile cliente,
Dal nostro controllo contabile, abbiamo rilevato che la fattura n. yy di euro xyz, il cui pagamento è scaduto in data yxz, ad oggi non risulta ancora saldata.Le chiediamo pertanto di procedere al pagamento della stessa trasferendo il saldo mediante modifico bancario al seguente IBAN zzy.
Se al momento del ricevimento della presente, avesse già saldato la fattura in oggetto, La invitiamo ad ignorare la suddetta richiesta.
In attesa del suo cortese riscontro, porgiamo distinti saluti.”
Ma dai!
Chi non avesse i soldi per pagare, come potrebbe essere mosso a farlo da una lettera di questo tipo?
Con quale emozione si costringerebbe a fare sacrifici per onorare il patto di fiducia con un fornitore che gli scriva in modo asettico e indifferenziato, preceduto dalla intestazione “Primo sollecito”?
Secondo sollecito
Il secondo sollecito è già nell’aria… Chi non è tentato da ignorare una richiesta scritta così?
Qualunque sia la portata per il debitore della nuova legge recupero crediti, l’importante è non arrivare in tribunale con un decreto ingiuntivo, ma risolverla velocemente e, a costo praticamente zero, tirando in ballo il cuore e le emozioni!
Non ti sto dicendo che sia facile, ma che puoi farlo con un metodo.
Personalmente ho recuperato 133.500,00 € senza neanche prospettare le vie legali, con quello che è diventato poi il metodo SEME, cuore del libro “Il Perfetto recupera crediti”.
Senti à capisci la psicologia del tuo debitore per attivarlo.
Energizza à dagli l’entusiasmo necessario a pagare proprio te.
Muovi à scrivi in modo etico e convincente per fargli fare il primo bonifico.
Elargisci à dai il feedback giusto per far ripetere il pagamento fino al saldo del tuo credito.
Mai più lettere che inizino con “Ultimo sollecito prima della messa in mora”.
Mai più spaventare il cliente prospettandogli un decreto ingiuntivo a norma secondo la nuova legge recupero crediti!
Piuttosto salvare il salvabile resettando la fiducia dal punto della relazione in cui sei col tuo cliente!
Recupera il credito attraverso il metodo SEME
Il metodo SEME si chiama così perché fa germogliare spontaneamente la voglia di pagarti.
Come in tutte le cose reali, il tuo cliente ritardatario, dovrà avere un tornaconto per farlo!
E ti dico subito che questo ce l’avrà chiaro se metterai in pratica prima possibile il metodo WIN/WIN di cui ti parlo.
La sua autostima sarà riabilitata e la sua immagine nella comunità, completamente ristabilita.
In cuor suo, il tuo cliente, saprà che pagandoti sarà visto sotto una nuova luce e il suo business ne gioverà permettendogli di pagarti molto prima di quanto eventualmente avrebbe fatto minacciandolo col decreto ingiuntivo.
Ora che sai che c’è un’altra via per recuperare i tuoi crediti, puoi decidere di farlo da solo/a senza spendere soldi e anzi, guadagnando un cliente fedele che ti farà passaparola per come avrai gestito la cosa dandogli anche una mano a tirarsi su nel momento difficile.